Branko Cotar , vinar di Goriansko (Slovenia), potrebbe essere considerato l’ ”umana espressione “ della pietra carsica. Possente, determinato, saldo nel suo proposito di vivere in simbiosi con la terra alla quale affida le sue viti, seguendo quella che definisce una coltivazione ecologica. La famiglia non ha una tradizione enologica, la produzione dei primi vini risale agli anni settanta per un consumo limitato all’osteria di famiglia. Più tardi la scelta di dedicarsi con maggiore impegno ai vigneti e quindi ai vini che cominciano a essere imbottigliati alla fine degli anni novanta. Insieme con suo figlio Vasja, Branko Cotar produce circa 30.000 bottiglie da vigneti che si estendono su una superficie di sette ettari di terra, in totale, distribuita tra Dusche,Polje, Kot , Ivanij,Grad, Olaria, Pecina.
Chardonnay, Malvasia, Vitovska, Refosco, Cabernet Sauvignon, Merlot sono i vitigni da cui si producono nella stessa percentuale, i vini Cotar. La cantina, seppur di recente costruzione, è stata concepita e realizzata già quasi storica.
Scavata nella roccia a vari livelli, accoglie i vini nei diversi ambienti , proteggendoli nelle varie fasi di vinificazione. Tutti i vini sono macerati senza controllo delle temperature, la fermentazione , di diversa durata a seconda che si tratti di vini bianchi o rossi, avviene nella parte più profonda della cantina, i lieviti utilizzati sono indigeni, botti da 225 a 2000 litri sia per la fermentazione che per la maturazione che dura qualche anno, fino a tre per i bianchi, un po’ di più per i rossi. I vini non sono filtrati.
Vitovska 2007-12.5°
Una settimana di macerazione, 0,90 di zuccheri, color ambra, fruttato, floreale, caldo, secco, minerale,i tannini ben percepibili, asciugano il palato.
Malvasia 2006 -12,5°
Giallo dorato, al naso si percepiscono intensi sentori di uve mature e frutta bianca. Caldo, secco, esprime la mineralità della terra rossa del Carso e delle brezze che arrivano dal vicino mare.
Sauvignon 2005 -12,5°
Il vino ha bisogno di qualche minuto per concedersi. Cinque i giorni di macerazione, tre anni in botte, due in bottiglia, da poco in commercio. Giallo dorato carico ha una nota vegetale tipica del varietale ma senza aggressività. Caldo, secco, anch’esso con la sua mineralità esprime il territorio.
Terrano 2008 – 11,5°
Una settimana di macerazione, tre anni in botte grande, imbottigliato nell’agosto 2011 il Terrano, dal tipico colore rosso rubino intenso, timido e con un po’ di riduzione alla prima olfazione si apre con netti sentori di piccoli frutti rossi,mirtilli, more e anche ciliegie. Intenso e persistente è un ottimo esempio di Terrano dal giusto equilibrio tra le parti dure e le parti morbide.
Merlot 2003 – 13°
Questo vino è stato sottoposto a diciassette giorni di macerazione, sei anni di botte che traspaiono dal colore rosso rubino con riflessi granato. Al naso è subito “spiritoso” con sentori di confettura di ciliegia e mirtilli che non coprono totalmente la nota vegetale,propria del vitigno. Caldo, secco, intenso, grande struttura.
Terra rossa 2003 -13°
Terrano 40%-Merlot 40% e Cabernet Sauvignon20%, vino potente con grandi profumi di frutti rossi maturi e guizzi di tostatura, con un po’ di pepe e caffè. Morbido ed equilibrato.
Terrano Metodo Classico 2005
Senza lieviti, senza solforosa, tre anni di botte, uno spumante insolito rispetto ai prodotti più conosciuti, ai quali non ha nulla da invidiare. Il Terrano con la sua acidità fa da base anche a questo spumeggiante “figlio del Carso”.
La degustazione svoltasi in cantina si è conclusa con due sorprese: un assaggio di Malvasia passita e di Terrano passito con erbe del Carso, un’esplosione di profumi che si sono quasi materializzati all’assaggio. Le nostre papille hanno ringraziato di cuore.
Giuditta Lagonigro