Articolo di Maddalena Nuzzi
“I HAVE A DREAM”il mantra di una donna che è anche il suo vigneto. Un sogno di tre tomoli( il tomolo in alcune regioni del sud Italia è un’unità di misura utilizzata per i terreni coltivati a seminativo; il suo valore in Puglia, varia da provincia a provincia, per esempio in alcune zone del Salento è pari a 0,8 ettari) di terra in agro di Noci (Ba) coltivati a susumaniello, un tributo ai suoi nonni; quasi un copione già scritto, sì, perché in Puglia la famiglia va in scena con i nonni come personaggi principali.
In psicologia questi sono un tesoro, fondamentali per lo sviluppo mentale ed emotivo, rappresentano un senso di protezione e vanno ad alleggerire il compito educativo dei genitori. I nonni diventano, anzi sono, un punto di riferimento ed oltre all’amore incondizionato i nonni di Flora le hanno trasmesso un fazzoletto di terra calcarea e argillosa dalle mille sfumature odorose un tempo coltivato a grano. Flora ne ha fatto un giardino di alberelli di susumaniello allevati a regime biologico; nessun impianto di irrigazione in una zona caratterizzata dal carsismo, con tanto duro lavoro e dedizione in quel vino chiamato “tre tomoli rosa”; un elegante rosato di susumaniello, vitigno dalla probabile origine dalmata , molto diffuso nel brindisino e dalla abbondante produttività (susumaniello = somarello).
Più volte abbiamo degustato il “Tre Tomoli Rosa” e nonostante i differenti andamenti nelle varie annate, quello che rimane immutata è la sua indiscutibile eleganza, un’eleganza a tuttotondo che parte dalla vista, presentandosi con una brillante nuance di rosa per poi esprimersi al naso in un ampio bouquet fatto di fiori e piccoli frutti rossi con un inequivocabile riconoscimento di melagrana; il palato poi, andrà a confermare la sua eleganza e a far risaltare il suo indiscutibile carattere fatto di sapidità , freschezza e buona persistenza. Un vino per nulla banale , versatile nell’abbinamento , che andrà a sostenere e ad impreziosire preparazioni a base di pesce, carni bianche ed ortaggi.
E, nel rispetto di quelle che sono le regole della giusta sequenza dei vini a tavola come nelle degustazioni, al rosato seguirà il “Tre Tomoli Rosso- grappoli eletti”, che entrerà in scena con il suo intenso rosso rubino, ciliegia matura, rosa ed erbe della macchia mediterranea; solo affinamento in acciaio per tannini in perfetto equilibrio e in sintonia alla sua innegabile sapidità e freschezza, il tutto a renderlo lungo e persistente, da accostare perfettamente a succulenti piatti della tradizione a base di sughi di carne bovina, suina e ovina, ai più tipici “gnumareddi“ ed anche a carni alla brace o in umido accompagnate da purea di fave bianche.
Signori e signore, la Puglia.
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