Il Collio goriziano, Cormons e dintorni, per noi è una sorta di quartier generale, ma in questa circostanza siamo particolarmente emozionati e contenti. Il nostro giovane amico Kristian Keber sta per fare il suo debutto come Vignaiolo “in proprio”, Indipendente per altri aspetti ( è associato alla FIVI Federazione vignaioli indipendenti). Kristian Keber è figlio di Edi, contadino (tale si definisce) di Zegla, località a ridosso del confine con la Slovenia, personalità di spicco del Collio anche per il suo impegno sul territorio. Dal 2008 Edi Keber ha fatto una scelta che potremmo definire coraggiosa e coerente: dai due vini bianchi, Friulano (fu Tocai) e Collio bianco ( Friulano, Malvasia e Ribolla) è passato alla produzione del solo Collio che secondo il vignaiolo, rappresenta al meglio il territorio in quanto vino della tradizione. Di Keber comunque c’è anche una limitata produzione di Collio rosso.Kristian oltre a frequentare la scuola ha trascorso gran parte del suo tempo tra filari di viti e cantina, lavorando con suo padre e contemporaneamente facendo esperimenti…Qualche tempo fa ha cominciato a occuparsi di un piccolo vigneto di suo nonno, che si trova non molto lontano da casa ma per confine politico in un’altra nazione, la Slovenia, precisamente a Medana – Brda (Collio Sloveno).”Due ettari di un sogno” per Kristian che, con un entusiasmo controllato dal suo carattere cordialmente schivo, scherzando sulla piccola superficie del vigneto che gli semplifica il lavoro, ringrazia tutta la sua famiglia e gli amici intervenuti. Il commosso ricordo da parte di Edi di Maurizio Frullani, fotografo ma soprattutto amico, recentemente scomparso, riporta tutti all’essenza dei rapporti umani: rispetto e amicizia.
La presentazione di BRDA, questo è il nome del vino di Kristian Keber ha l’emozionante cornice artistica delle opere di Maurizio Armellin. “Ho sognato il mare” è il tema conduttore di quaranta lavori realizzati dal Maestro, dal 2011 al 2015, che fino al prossimo cinque settembre troveranno ospitalità nella cantina dei Keber in un percorso emozionale che tocca tutti i sensi.
La festa comincia brindando con il Collio Keber 2014, un vino dalle inconfondibili caratteristiche keberiane, buona struttura ancora in divenire e, in quest’annata una spiccata acidità che di sicuro lo sosterrà nel tempo-il Collio Keber da il meglio dopo qualche anno-.
Durante la festa che, oltre a ottimo cibo è stata allietata da artisti e musicisti, i più fortunati assaggiano il Collio Keber 2008-2009 e anche un Tocai 2005. Come sono? Con caratteristiche certamente diverse ma tutti e tre grandi vini, nonostante abbiano alle spalle qualche anno, a conferma di quanto scritto sopra.
E veniamo al protagonista della serata: BRDA 2012 -2000 bottiglie– prodotto in Slovenia con conseguente rispetto delle normative lì vigenti; sull’etichetta nera spicca il giallo dorato di quattro K – a rappresentare le quattro stagioni-legate da un filare di vite stilizzato come le due sagome che sembrano animarsi. Le uve prodotte da vigne vecchie 35/40 anni vengono raccolte manualmente e contemporaneamente; restano a contatto con le bucce (macerazione) per circa dodici giorni; la fermentazione, in vasche di cemento, parte solo con lieviti autoctoni e prosegue a temperatura non controllata. L’affinamento avviene in botti grandi, per due anni e in bottiglia per sette mesi.
Ecco la scheda tecnica.
BRDA 2012 -Ribolla 50%-Malvasia 40%-Friulano 10% – 13°
Nel calice si svela di un bel giallo dorato carico, è consistente; al naso affiorano sapidità e mineralità, poi sentori floreali (fiori secchi) e fruttati (mela golden), s’insinua anche una nota di miele d’acacia. In bocca si ripresenta quanto sentito al naso, è più sapido che fresco, mediamente caldo e morbido. I tannini, solitamente presenti in vini bianchi macerati, sono setosi. Coerente tra olfatto e gusto è un vino equilibrato e molto persistente.Le emozioni invece non si possono condividere, il vino parla a ciascuno di noi in maniera diversa provocando sensazioni soggettive e lasciando ricordi intimi.
Il mondo del vino dunque si è arricchito di un nuovo arrivato che sicuramente conquisterà molti palati.A Kristian Keber i nostri auguri…Ad maiora!
Giuditta Lagonigro
Scheda di degustazione di Marco Furlan
Fotografie di Andrea Arcamone
2 maggio 2015