C’è sempre una contagiosa aria d’ allegria a Isola (Izola) sin da quando si comincia a parlare dell’appuntamento annuale con gli Orangewine Festival a Palazzo Manzioli.
L’Orange, ormai lo sanno anche le zagare, non è un arancio ma un colore che, da qualche anno, per convenzione indica le sfumature dei vini macerati… Locuzione divenuta argomento di animate discussioni che, nonostante la libertà di pensiero e azione che per fortuna ancora vige nel nostro Paese, spesso giungono a offensivi e poco costruttivi dibattiti, soprattutto virtuali. Per fortuna, anzi, per spirito di indipendenza e sopravvivenza,i vignaioli seguono con distacco elucubrazioni, pareri, recensioni più o meno consapevoli e presentano i loro vini raccontando la propria scelta di vita. Che sia o meno condivisa poco importa.
L’evento si è aperto alle 14.00 con la tradizionale cerimonia svoltasi nella Chiesa di Santa Maria d’Alieto che poi accoglierà anche parte dei banchi di degustazione. Dunque non ci resta che assaggiare, almeno in parte, i vini presentati all’Orange Wine Festival 2018 giunti, oltre che da varie zone della Slovenia, dall’Italia, dall’Austria, dalla Croazia, dalla Georgia e dalla Serbia. Alcuni grandi assenti, alcuni tornati dopo qualche edizioni, molte e importanti nuove presenze.
Aci Urbajs, dinamico vignaiolo in Sentjur (Slo) ma soprattutto bio. Sempre sorprendenti i suoi vini in degustazione: Chardonnay 2015-Radical 2015-Rizling 2015-Sivi pinot (Pinot grigio) 2015. Potenti con la loro acidità che tiene bene la struttura dei vini, preservandone le caratteristiche varietali.
Andert Burgeland Austria – Rulànder 2017 fassprobe, Wermuthlich 2015,Russencker 2012. Non conoscendo azienda né vitigni posso solo affermare che i vini sono eleganti e invoglianti…
Batic Miha- Šempas (Slo)– con il suo sguardo perforante accompagna la presentazione del piacevole, seppur giovane Zaria 2016, vino dell’aurora ottenuto da Pinela-Rebula-Vitovska-Klarnica-Rumeni Muskat e Chardonnay e del Pinot grigio 2016 che naturalmente porta con sè i profumi della Valle del Vipacco.
Damijan Podversic – Collio Italia- non avrebbe bisogno di presentazioni ma a chi ancora non lo conoscesse diciamo che nei suoi vini c’è un modus vivendi in cui si rispecchia la sua filosofia di vita.Il Kaplja 2013 (Chardonnay,Malvasia Istriana e Tocai Friulano) e il Nekaj 2013 (Friulano 100%), si confermano bevande spirituali, come Damijan Podversic definisce siffatti vini.
Dario Prinčič –Collio Italia-, pioniere degli Orangewine. In degustazione Jakot 2014(Tocai), Sivi Pinot 2014 (Pinot grigio) e Bianco Trebez 2013 (Sauvignon,Chardonnay e Pinot grigio).I vini, nonostante qualche impietosa annata, sono la testimonianza della caparbietà del vignaiolo che continua a essere uno dei punti di riferimento per i vini macerati. “Chi ben lavora in vigna…”
Draga – Miklus – Collio Italia- Tre i vini in degustazione più una prova di botte 2011: Pinot grigio Miklus 2016- Malvasia Miklus 2014-Ribolla Gialla Miklus 2012; la Ribolla è spesso più “fascinosa” quando è correttamente macerata dà il meglio di sè, come in questo caso.
Franco Terpin (San Floriano del Collio- Go) uno dei precursori dei vini macerati, ha presentato il Pinot grigio, Sivi Pinot 2013, il Tokaj 2011 e la Rebula 2010. Vini che portano sempre il “marchio della casa”, vini che si masticano…
Il Carpino San Floriano del Collio (Go) Chardonnay 2013, Vis uvae (Pinot grigio) 2013.Gli instancabili Ana e Franco Sosol hanno presentato due dei vini di punta della loro produzione. sono vini che rilassano, perché tutta la bellezza della campagna, la tranquillità dei vigneti, la cura per le uve, si trasformano in un nettare che fa fare pace col mondo.
Grillo-Il Tufiello. Bentornati Igieia e Guido Zampaglione,che producono vini in Campania (terra natia di Guido) e nel Monferrato. Solleone 2013, un Sauvignon elegante, lontano dai Sauvignon con marcati aromi vegetali, fermentazione spontanea e macerazione sulle bucce per due mesi, poi due anni d maturazione sui sedimenti e ulteriore affinamento in bottiglia…Baccabianca 2010,vitigno Cortese, fermentazione spontanea, macerazione sulle bucce dai quaranta ai sessanta giorni, affinamento in acciaio e poi circa un anno in bottiglia. Sancho Panza 2016, dalla tenuta in Campania un Fiano macerato per molto tempo sulle bucce, poi viene affinato in acciaio. Monte Mattina 2015, Fiano con un anno in più di affinamento in vasche d’acciaio, rispetto al Sancho Panza.
Korenika & Moskon – Korte Istria Slovena, azienda con vini biodinamici, certificati Demeter (marchio di qualità per prodotti da agricoltura biodinamica…). In degustazione: Malvazija Selekcija 2013, Paderno 2011– la Malvasia è praticamente un cru, il vino che prende il nome dal vigneto omonimo, rimane circa venti giorni sulle bucce e poi passa nelle botti dove rimane circa tre anni. Pregevole anche il Sulne 2010,uvaggio di Malvasia istriana (60%), Pinot grigio e Chardonnay.
Kristian Keber- Brda -Collio sloveno-, accompagnato da sua sorella Veronika,ha fatto il suo esordio agli Orange Wine con il Brda 2015. Si tratta di un vino prodotto in Slovenia,da due ettari di vigneti, con vigne vecchie, ereditati dal nonno. Malvasia,Ribolla e Friulano sono vitigni classici della tradizione del Collio italiano e sloveno.Macerazione per circa dodici giorni, la fermentazione, spontanea, con lieviti indigeni, continua in vasche di cemento a temperatura non controllata. L’affinamento avviene in botti grandi per due anni e successivi sette mesi in bottiglia. Un vino fatto col cuore oltre che con l’uva…
La Stoppa- Rivergaro (Pc). Anche Giulio Armani, storico enologo de La Stoppa, è sbarcato a Izola! In degustazione Ageno 2014, Malvasia di Candia aromatica (60%),Ortrugo e Trebbiano. Trenta giorni di macerazione sulle bucce,fermentazione con lieviti indigeni, dodici mesi di affinamento metà in vasca d’acciaio e metà in barriques di rovere francese usate, poi due anni in bottiglia. Un vino sempre schietto, che ti affronta senza mezzi termini.L’annata 2014 pare che abbia giovato all’Ageno.
Montanar Borc Dodon- Villa Vicentina-Friuli Aquileia con una bella carrellata di vini: Uis Blancis 2013, Uis Blancis 2012, Uis Blancis 2009, Scodovacca Verduzzo 2010, Scodovacca Verduzzo 2009.Sono diventai più eleganti i vini di Denis Montana, certo un’annata è diversa dalle altre ma è come se ci sia nuova vita nei vini e questo credo faccia piacere ai suoi estimatori.Uis Blancis (in friulano uve bianche) è un uvaggio di Tocai Friulano (55%),Sauvignon(30%),Pinot bianco (10%), Verduzzo Friulano (5%). Macerazione per sei giorni con uva nera con lieviti autoctoni, in tino aperto; affinamento in botte di rovere ungherese da 30hl. Il Verduzzo Friulano si ottiene dopo tre giorni di macerazione con lieviti autoctoni, in tino aperto, si procede con l’affinamento in botte di rovere francese da 5 ettolitri per cinque anni.“Fa sempre scuola” assaggiare annate diverse e seguire l’evoluzione dei vini…
MonteMoro Organic Wines- Triban Capodistria (Slo), Malvazij aMorus 2011. Una Malvasia che sa di terra, di mare, di vento…
Movia Brda (Collio sloveno)Slovenia – La presentazione dei vini Movia (al secolo Aleš Kristančič) è accompagnata sempre da effetti speciali che in realtà rappresentano il giusto modo di aprire e mescere i vini Movia. In degustazione: Ambra 2015 (Pinot grigio), Puro 2010 Spumante Metodo Classico (Chardonnay e Ribolla), Lunar Chardonnay 2018 , vendemmia tardiva,fermentazione in botti di rovere modificate, macerazione e affinamento sulle bucce per circa otto mesi, senza aggiunta di alcun altro elemento. Al nono mese, come un parto, si procede all’imbottigliamento per caduta, durante la luna piena…Si da vita alla vite…Lunar 2013(Chardonnay 50 %, Ribolla 50%)vendemmia tardiva,fermentazione in botti di rovere modificate, macerazione e affinamento sulle bucce per circa otto mesi, senza aggiunta di alcun altro elemento. Al nono mese si procede all’imbottigliamento per caduta, durante la luna piena.
Radikon Collio Italiano Sivi Pinot 2016 (Pinot grigio), Oslavje 2011(Chardonnay,Sauvignon, Pinot grigio), Rebula (Ribolla) 2011. Un saluto a Suzana. Stanko Radikon è stato uno dei pionieri dei vini macerati. I vini dell’Azienda Radikon sono unici, inimitabili e inconfondibili. Si amano oppure no…
Rencel Kras Slovenia l‘Archimede del vino, come cordialmente lo definìi dopo una degustazione a casa sua, presenta due buoni vini: la Vitovska Orange 2014 (vitigno che, quando è macerato rinasce sotto altro corpo…) e il Vincent 2011 (Malvasia, Sauvignon Chardonnay, Vitovska.). Sottobanco abbiamo assaggiato anche il suo famoso Pinot nero che migliora sempre di più.
Rojac, Istria Slovena – Malvazija 2013, l’incontro con Uraš è sempre travolgente; la potente Malvasia presentata rimane tre mesi sulle bucce, dopo passa in botti grandi dove resta per due anni.
Ronco Severo Prepotto Colli Orientali del Friuli Friulano 2015 ,Pinot grigio 2015,Bianco 2003 Il dirompente Stefano Novello con la sua capacità comunicativa strappa più di un sorriso anche ai più musoni e i suoi vini, naturalmente, hanno lo stesso potere… Ancora giovani il Friulano e il Pinot grigio, di gran carattere il Bianco 2003, di appena quindici anni…
Sassotondo Toscana-Maremma- Numero Sei 2017, Numero 10 2015. Un ritorno a Isola per quest’azienda toscana. Il Numero sei è prodotto da greco (50%) e Sauvignon (50%). I vini fermentano separatamente, breve macerazione in acciaio per il Sauvignon, prolungata macerazione e permanenza in barrique per il greco. Vengono assemblati prima di essere imbottigliati e vengono posti in commercio dopo un anno di affinamento in bottiglia. Il Numero Dieci 100% Greco, vendemmia tardiva,lunga macerazione e affinamento in barrique.
Zidarich Carso-Kras Vitovska 2015, Vitovska Collection 2009, Prulke 2008. Non poteva mancare Benjamin Zidarich, che ormai ha un figlio così grande che gli consente di allentare le redini . Anch’egli è nella lista degli antesignani dei vini macerati per la zona del Carso triestino. L’autoctona Vitovska ha conquistato molti scettici palati, la Vitovska Collection è solo per pochi nel senso che viene prodotta solo in 1300 esemplari numerati. Il Prulke, nome che deriva dallo storico toponimo, nasce da un assemblaggio di Vitovska, Malvasia e Sauvignon.
Menzione a parte per le aziende provenienti dalla Georgia, patria dei vini macerati in anfora: Bruale-Dakishvili-Orgo-Vine Ponto-Vita Vinea, vini che, com’è ovvio, organoletticamete sono molto diversi dai nostri Orange wine perchè raccontano un territorio diverso. È comunque importante assaggiarli e conservare nel patrimonio personale dei sentori e del gusto le loro peculiarità, sperando di poter andar, un giorno, nei luoghi di produzione.
Anche il settore dedicato alla gastronomia pullula di aziende che presentano prodotti a volte di nicchia. Piatti a basi di carne di maiale, prosciutto crudo, formaggi, olio evo, tartufi,pesto, marmellate, confetture e anche birre. Buoni i piatti a base di pesce preparati da Claudio Palumbo, giovane Chef di Eataly di Trieste.
Per l’Orange Wine Festival appuntamento al 2019, per andare a Izola, visitare le varie aziende, passeggiare lungo il mare e mangiare buon pesce non serve aspettare tanto, anzi…
Giuditta Lagonigro con i Poliphenolica Marco, Giuseppe e Sandra.
wissen sie schon den Termin für 2019?
wir würden gerne rechtzeitig reservieren
Danke für Ihre Rückmeldung
Irene Und Karl Muttenthaler
aus Niederösterreich
Sie können konsultieren
http://www.orangewinefestival.eu
Danke. Ciao!