“È sucesso qualcosa dalle tue parti”, disse mia madre guardando il telegiornale.L’unica parola che sentii fu Udine e pensai che si trattasse di uno dei tanti fatti di cronaca quotidiana.
Non avrei mai potuto immaginare lo sconforto che quella notizia mi avrebbe causato da lì a qualche momento dopo, quando il fatto di cronaca si trasformò in una realtà raggelante.Era stata uccisa spietatamente Donatella Briosi, collega Sommelier che incontravo spesso lungo le strade del vino. Uccisa vigliaccamente, con un colpo di pistola, dal suo ex marito, in un luogo pubblico, davanti ad altra gente impotente, con la volontà di annientare una vita. La vita di una donna con cui tempo addietro era stato felice, che aveva portato all’altare, con cui aveva diviso tutto… Ma proprio una parte di quel tutto è stato il fattore che ha scatenato la follia: i soldi. Donatella Briosi, come altre decine di donne, morta per mano di chi ha trasformato l’affetto in rancore non risolto. Centotredici donne ammazzate nel 2017, fino a marzo del 2018 ogni sessanta ore è stata uccisa una donna e sappiamo che il numero è aumentato. Pur se non si conoscono le vittime, a ogni notizia del genere sale sempre una rabbia verso quello che pare un male incontrollabile, si scatenano reazioni che inducono a coprire di improperi i carnefici i quali non meritano pensieri di seppur minima comprensione, anzi… Purtroppo è la seconda volta che mi capita di “assistere” all’omicidio di donne che conoscevo, con conseguente suicidio dei codardi. Anche questo si aggiunge alla sofferenza: l’impossibilità di vedere i colpevoli puniti per il crimine commesso. La vigliaccheria si sublima nell’ultimo atto della loro vita. Ci vuole tempo per metabolizzare ma non c’è più tempo da perdere per cercare di capire cosa fare per arginare tale fenomeno. Di certo è fondamentale l’educazione che si riceve in famiglia, l padri e le madri sono i primi esempi a cui si fa riferimento. Anche la scuola deve farsi carico di inserire tra le altre materie, l’insegnamento a comportamenti di reciproco rispetto, a civili rapporti tra diversi generi e soprattutto all’accettazione delle decisioni altrui, anche se non ci piacciono…Viviamo in un’epoca di chiassosa prepotenza in ogni settore, manca l’afflato umano, sta venendo meno proprio l’intera umanità, cerchiamo di salvare il buono che ancora c’è. Sono passati quindici giorni dall’omicidio di Donatella Briosi, le urla di dolore e di rabbia si stanno trasformando in un ricordo che vivrà sempre, nei cuori delle sue numerose amiche e dei suoi amici, questo è l’unico conforto sulla Terra per chi muore…
Fino a quando ci sarà anche solo un caso di violenza per mano di un uomo che sia fidanzato, marito, compagno, tutte le donne non potranno essere tranquille e non è bello vivere guardandosi sempre alle spalle.
“Ti leggo sempre volentieri” mi diceva… Non avrei mai voluto scriverlo ma ecco, questo ricordo è per Te…
Per Donatella Briosi e per tutte le altre donne in Italia e nel mondo ammazzate ignobilmente.
giuditta lagonigro
La foto di D.B. è stata tratta dalla su pagine FB.