Articolo di Claudio Toffoletto
Andar in visita da Angiolino Maule è sempre una gioia perché hai sempre qualcosa da imparare, vedere e capire.
Angiolino, vignaiolo della storica Azienda “La Biancara” nel cuore delle colline vulcaniche di Gambellara, è un punto di riferimento importante per molti produttori di vini artigianali. È il fondatore dell’Associazione VinNatur che al momento comprende “oltre 170 produttori di nove, diversi Paesi, ognuno con la sua storia un sogno comune: produrre vino naturalmente buono, con le persone e con l’ambiente”. La sua filosofia di rispetto per la natura è parte fondamentale per la riuscita di un gran vino, privo di aiuti chimici da parte dell’uomo.
Esperienza di Garganega: le mie degustazioni.
Garg’n’go 2018: Vino da uve Garganega di prima rifermentazione messo in bottiglia a Febbraio con mosto di Garganega appassita. Vino Frizzante leggero, piacevole da aperitivo sentori di mela verde, pompelmo e fiori bianchi.
Sassaia 2018: Vigneti sulle Colline Sorio: Uve Garganega e una piccola parte di Trebbiano. Fermentazioni spontanea in botti di rovere e imbottigliato a Maggio successivo alla vendemmia. Si presenta di un color giallo paglierino, note aggrumate, frutta gialla, salvia e sentori minerali.
Pico 2017: Cru di uve Garganega da Vigneti più vocati di Gambellara. Fermentazione spontanea, macerazione di 4 giorni e affinamento in botti a 15hl per un anno. Si presenta con un bel colore dorato, al naso salvia menta buccia d’arancia e una grande mineralità.
Pico 2006 e 2001: Vini strepitosi che possono far capire dove può arrivare la Garganega ma soprattutto capire la straordinarietà del lavoro di Angiolino Maule.
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