L’assaggio è del sommelier Claudio Toffoletto
In questo periodo di “detenzione domiciliare”, in occasione di un compleanno in famiglia, ho stappato due vini che ci hanno aiutano a rallegrare lo spirito.
Riesling “Glimmer” Kamptal Schlosskellerei Gobelsburg 2018
Il nome Glimmer è il substrato roccioso della regione del Danubio, un elemento che dona mineralità: un simbolo per la classica espressione del Riesling. Incorporata tra le colline del Fiume Kamp, la cantina è stata fondata nel 12 ° secolo dai monaci Cistercensi, che a quel tempo, con il loro ruolo pionieristico, gettarono le basi per oggi: successo del castello di Gobelsburg. Nel gennaio 1996 lo Schloss Gobelsburg e l’intera proprietà sono stati presi in affitto a lungo termine da Willi Bründlmayer e Michael Moosbrugger. Michael gestisce la tenuta e la cantina Schloss Gobelsburg.
Si presenta con acidità e sapidità importanti ma in equilibrio con l’esplosione di agrumi e frutta: dal cedro al pompelmo, ananas, pera e pesca bianca, croccante in bocca ricorda la mela granny smith, salvia e camomilla.
Di questa azienda, nell’anima del Collio, abbiamo già parlato e non servono presentazioni, ma non finirò mai di confermare la profonda Amicizia che mi lega ad Ana e Franco, pionieri de Il Carpino.
Tutte le volte che riesco far loro visita, mi accolgono con un calore avvolgente come questo Sauvignon che non ha risentito del tempo trascorso. Appartiene alla famiglia degli Orange Wine, vini che fanno macerazione sulle proprie bucce per alcuni giorni. Si percepiscono profumi di pesca gialla, albicocca secca, datteri, miele e note di zafferano. I vini di Franco e Ana sono sempre emozionanti perché fatti con il cuore.