Potremmo definire una bella serata a teatro la presentazione del libro “Dietro la bottiglia” dedicato ai maggiori 20 enologi italiani, svoltasi questa sera, nel Ridotto del Teatro G.Verdi di Gorizia. Avrebbe meritato davvero il palcoscenico l’autore del libro, Nino D’Antonio che con una verve tutta napoletana ha allietato la folta schiera degli intervenuti raccontando un lato inconsueto e poco conosciuto degli enologi, quello umano, dietro le vigne. Una categoria anni fa quasi malvista dai produttori che non ammettevano interferenze in cantina, oggi costellata da personalità di indiscussa fama. E’ proprio questo il punto, oltre i grandi nomi vi sono tantissimi enologi che lavorano in silenzio, seguendo le viti giorno per giorno, il cui nome non compare sulle etichette dei vini dei quali sono responsabili, nel bene e nel male.
Un enologo goriziano Doc è tra i maggiori 20. Stiamo parlando di Gianni Menotti, pluripremiato, famoso per la sua grande professionalità, per le sue collaborazioni con importanti aziende del Collio e non solo. D’Antonio ha tratteggiato un ritratto inconsueto di Gianni Menotti, cogliendo a fondo alcuni aspetti del suo carattere proprio come uno psicologo fa con un suo paziente. Il bello del libro è proprio questo, gli enologi visti dal cuore in su… Il giornalista enologo-agronomo Claudio Fabbro, amico di vecchia data di Gianni, ha completato il quadro con i suoi ricordi, sottolineando che la famiglia Menotti già dal 1882 si occupava di vigne. Molteplici le personalià che hanno portato il loro saluto, il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, Rodolfo Rizzi, Presidente Assoenologi Regione Friuli Venezia Giulia, Paolo Benvenuti-Direttore dell’Associazione Nazionale Città del Vino, Giampaolo Pioli-Presidente dell’ Associazione Nazionale Vini, Paolo Corbini, Direttore della rivista Terre del Vino. A conclusione della serata Tiziano Venturini, Sindaco di Buttrio e Coordinatore regionale delle Città del Vino ha conferito a Gianni Menotti la nomina di Ambasciatore emerito delle Città del Vino.