Sempre interessante e affollata la manifestazione di Ein Prosit, annuale mostra assaggio che si svolge ogni anno a Malborghetto e Tarvisio (Ud) e che quest’ raggiunto la quindicesima edizione. Fitto il calendario degli appuntamenti, numerose le degustazioni guidate, i laboratori dei sapori, notevoli le presenze del mondo dei gourmet.
Noi ci siamo dedicati, come sempre, a degustazione di nuovi prodotti, eno e gastronomici, concludendo con una visita finale agli amici vignaioli.
Da segnalare, tra gli altri, l’azienda Arvenis di Ovaro (Ud) con i salumi di selvaggina, il salumificio delle Alpi Giulie , delicato il loro prosciutto leggermente affumicato. Ancora il saporito prosciutto crudo del Carso Sloveno, Komel selection, che ben si accompagnano con il pane delle streghe”, arrivato da Riese Pio X (Tv). Ottimi i prodotti siciliani come i capperi dell’azienda Bonomo & Giglio, gli antipasti Di Forti e le meravigliose olive di cerignola , le belle, verdi e nere, dell’azienda Fratepietro.
E ora passiamo ai vini. La prima visita al banco di degustazione Enoteca Italiana, con una selezione di vini autoctoni italiani e istriani, curata da Vinibuoni d’Italia.
Non sarà possibile assaggiare tutto quindi cominciamo con qualche Metodo Classico.
Brut Millesimato D’Antan 2002 La Scolca D’Antan -100% Cortese- Azienda Villa Scolca , Gavi (Al). Spumante prodotto dopo una lunga maturazione sui lieviti. Differenti i pareri che però hanno concordato su un punto: la freschezza del prodotto e buoni profumi.
Vermentino di Sardegna Doc Spumante AD 49 2009 Sardus Pater –Sant’Antioco (CI). Dobbiamo abituarci agli incontri con tutti i vitigni, o quasi, spumantizzati. Questo Vermentino è fresco e brioso.
d’Araprì Pas Dosè – Spumante Classico -Bombino bianco e Pinot nero-
d’Araprì Riserva Nobile 2009 – 100% Bombino bianco- L’azienda D’Araprì è a San Severo(Fg).
Personalmente seguo D’Araprì, dai primordi ma, seppur conterranea dei produttori non mi e stato mai possibile visitare l’azienda. Qualche anno fa, seppur fossimo in agosto ( ero nei paraggi solo per pochi giorni) ho chiesto la cortesia di andare a trovarli, anche in velocità, ricevendo una risposta che non mi è piaciuta. Ma può capitare…
Finalmente ho potuto assaggiare i due vini premiati da Vinibuoni d’Italia anche se il mio entusiasmo, confermato dal parere dei poliphenolici Sandra e Marco, è stato smorzato dopo la degustazione di entrambi i vini. Robusta e prevaricante presenza del “legno”, quindi tanta tostatura nel primo, naso e bocca coincidevano, squilibrio con marcata sensazione di sapidità, nel secondo caso. Non avendo parametri di riferimento non mi esprimo ulteriormente in attesa futuri incontri con d’Araprì.
Cambiando regione siamo andati un po’ più a nord, nelle Marche con la Docg Pecorino Merlettaie 2012-Ciù Ciù-, non conoscendo molto bene il vitigno Pecorino abbiamo preso atto di sentori agrumati anche se con il sospetto che il vino non fosse al meglio, così come abbiamo riscontrato una leggera ossidazione nella Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2010, chiesto e ricevuto anche il conforto-conferma del responsabile alla mescita. Ci è rimasta la curiosità e cercheremo, quando ne avremo l’occasione, di riassaggiare quei vini. Passaggio a nord-est con il Contrada Salvarenza Soave Classico Doc 2011 (Garganega),un Gini che non delude mai…
Particolarmente aromatico e morbido, su una base minerale, il Costa d’Amalfi Doc Furore Bianco 2012 (Falanghina e Biancolella) della Cantine Marisa Cuomo.
Grandi profumi anche per il Tufiano Bianco Igt Colli della Murgia 2012 (Fiano di Puglia) che si ritrovano al gusto…Profumi di Murgia amplificati!
Proseguiamo con i rossi, andiamo giù duro, anzi su, in Piemonte con il primo barolo: Le Brunate, Barolo Docg 2009– Azienda Francesco Rinaldi & Figli. Un barolo ammiccante, che invita a un secondo assaggio, di buona struttura, regala al palato sensazioni di piacevolezza.
Barolo Docg Ornato 2009 –Azienda Palladino- grande corpo, promette una notevole longevità.
Interessante il Gattinara Docg 2009–Torraccia del Piantavigna, asciutto, equilibrato, con buone prospettive.
D’obbligo la pausa pranzo, un po’ lunga in verità, perché il ristorante Casa Oberrichter era
pieno di avventori e la cucina ha subito un comprensivo rallentamento. Buono il goulash, lo spezzatino di cervo, l’arrosto di vitello con gnocco di pane e crauti.
Si riprende il pomeriggio con un saluto al Vigneto Italia, meno frequentato dalle aziende vinicole italiane, rispetto ai primi anni di Ein Prosit. Tarvisio è molto lontana? “L’impresa non vale la spesa”? Peccato.
Predominante il Veneto con il suo prodotto di punta, il Prosecco.
Abbiamo fatto un giro tra i calici di Adami, affermatissima etichetta con vigneti nell’Alta Marca trevigiana e l’azienda in Colbertaldo di Vidor- Valdobbiadene-. Sempre buoni il Dei Casel, il Bosco di Gica, il Vigneto Giardina…
Interessante l’incontro con Alberto Voerzio dell’omonima azienda, e dei suoi Barolo Docg 2008 e 2009 100% Nebbiolo sottovarietà Michet.
Entrambi franchi, con note balsamiche, e l caratteristica violetta…La differenza d’annata, seppur di pochi mesi, si avverte nei tannini, appena più morbidi nel Barolo 2008 e più astringenti nel 2009. Vini che si apprezzeranno ancora meglio fra qualche anno. Un passaggio in Toscana per un Brunello di Montalcino Docg, Conti Costanti 2007, Sangiovese 100%, poi in Emilia Romagna per un Gutturnio Luretta, dell’azienda Gazzola, uve Barbera- Bonarda, da riassaggiare perché al naso non era perfettamente pulito. A volte ci chiediamo se siamo noi troppo esigenti però, mutuando l’affermazione di un amico vignaiolo, “niente può giustificare una puzzetta nel vino”… Lasciamo comunque il beneficio del dubbio perché non diamo mai pareri, per quanto modesti, in maniera superficiale.
Sempre buono il Brut Dorigo e il Millesimato Pittaro, entrambi Metodo Classico, entrambi prodotti di punta del Friuli Venezia Giulia, con i quali abbiamo iniziato il veloce giro di saluti nel Vigneto Friuli. E poi Il Carpino,
Vie di Romans, fino all’amico Stefano Novello-Ronco Severo-, con i vini imbottigliati da poco e una nuova etichetta di cui ci parlerà nel prossimo incontro/degustazione.
Anche Ein Prosit 2013 è stata una buona occasione per conoscere nuovi amici, nuovi vini insieme a novità gastronomiche. Materiale da conservare e custodire per arricchire la nostra memoria sensoriale ma soprattutto per aumentare la nostra visione sull’immenso mondo vitivinicolo, ancora tutto da esplorare!
Giuditta Lagonigro