Non c’è miglior modo per ritemprarsi se non quello di trascorrere qualche ora con amici chiacchierando e assaggiando ottimi vini con buon cibo. È quanto è accaduto in un pomeriggio nebbioso che si è trasformato in un momento di grande piacere, dal punto di vista umano e sensoriale…A San Floriano, ospiti di Ana e Franco Sosol, ci siamo imbattuti in un breve ma intenso “corso di aggiornamento” sui vini de Il Carpino in uscita sul mercato e poi qualche sorpresa… Una degustazione a doppio binario, con i vini della selezione Vigna Runc, provenienti da vigneti giovani, con vinificazione in recipienti d’acciaio e la selezione Il Carpino, riservata a vini ottenuti da uve selezionate e vinificate con macerazione ( fermentazione a contatto con le bucce).
Il Pinot Grigio Vigna Runc 2014 è elegante, il Vis Uvae 2011, Pinot Grigio macerato, dai riflessi ramati, ha ben accompagnato la minestra “povera” fatta con fagioli, patate, pasta, salsiccia, bocconcini di manzo e buon olio evo.
La Malvasia Vigna Runc 2014 ha una spiccata sapidità, a testimonianza, per dirla con le parole di Franco Sosol, della mineralitá del terreno. La Malvasia Il Carpino 2011 al naso ricorda i profumi di un giardino in fiore; questa volta è Ana Sosol che annusa il vino e avverte un intenso profumo di lavanda. In effetti, anche a calice vuoto la Malvasia lascia tracce di sentori floreali e fruttati a conferma dell’aromaticità di questo vitigno.Lo Chardonnay Vigna Runc 2014 rispetta i profumi variegati, soprattutto frutta a polpa bianca; lo Chardonnay Selezione Il Carpino 2011, naturalmente più complesso e ancora giovane anche se già equilibrato.Sorprendente Chardonnay 2003 -annata calda-che conserva ancora una buona acidità e tutti i profumi che ci si aspetta da un buon Chardonnay, ma anche una mobidezza burrosa sostenuta da una mineralitá ben presente insieme all’acidità che tiene in vita il vino.Dal baule dei tesori ecco un vino senza etichetta, giusto per metterci alla prova …. A primo naso pare un Riesling d’annata, ma Franco scuote la testa. Di sicuro non è un vino giovane ma porta benissimo i suoi anni,si tratta di un Pinot Grigio del 1992, ancora “vivo”, con una struttura importante.
Non manca un sorso di Sauvignon 2011 – poche bottiglie… Altra degustazione di un vino “anonimo”. È un vino rosso, di cui non abbiamo indizi. Di un bel rosso rubìno con un’unghia ( riflesso che si coglie quando si inclina il calice, possibilmente su uno sfondo bianco) che ha bagliori meno brillanti, segno di un vino non giovanissimo, al naso sentori di marasca ma anche vegetali, in bocca morbido, con tannino elegante sorretto da una buona acidità, un vino complesso…
Un Cabernet Sauvignon 2011! Un’annata perfetta ci raccontano Ana e Franco Sosol, con uve sovramature.
Per concludere in dolcezza ma non in maniera stucchevole, ecco la Ribolla Passita Somnus 2009. Da 10quintali di uva solo 115 litri di vino. Appassimento su graticci per tre mesi, diraspatura,spremitura e imbottigliamento manuale.Il sole si tuffa nel calice con tanta dolcezza.
Quale miglior finale…
Giuditta Dina Lagonigro
23 novembre 2015