In occasione della quinta edizione del Mercato dei Vini organizzato a Piacenza dallaFederazione Italiana Vignaioli Indipendenti, due inviati speciali della Poliphenolica sono andati sul posto e prima delle degustazioni di rito hanno visitato l‘Azienda Vinicola La Stoppa, a Rivergaro (Pc).Ecco il reportage! (g.l.)
La Stoppa é una azienda vitivinicola a 280 metri sul livello del mare poco lontano da Piacenza. Trenta ettari di vigna e ventotto di bosco; produce 130.000 bottiglie.
Accoglienza calda e familiare. Francesca, autentico tuttofare dell’azienda ci ha condotto passo passo tra i filari e la cantina. Per poi assumere il ruolo di oste durante la degustazione.
L’azienda, di proprietà della famiglia Pantaleoni dal 1973, ha progressivamente soppiantato le varietá francesi volute dall’avvocato Ageno ad inizio secolo. Tra queste é rimasta solamente una vigna di semillon, da cui si produce, nelle annate botritizzanti, il loro vino dolce di punta. La raccolta di queste uve avviene, come nella migliore tradizione di Sauternes, con piccoli cestini e raccogliendo acino per acino. Le altre varietà impiantate sono: Barbera , Bonarda tra i rossi. Malvasia di Candia, Ortrugo e Trebbiano per le varietá bianche. Le vigne di Cabernet Sauvignon e Merlot, che danno vita al vino “La Stoppa”, sono state espiantate ed il vino in progressivo (purtroppo) esaurimento. L’impianto della vigna è a guyot , nessun diserbo o disse amento. No sovescio ma sfalcio da maggio a settembre. Vigne bellissime nella loro rustica funzionalitá con pali di legno ed erba sotto i filari. No trattamenti sistemici, solo rame e zolfo fino a fino ad agosto poi basta per rispetto della falda.
I vini: tutta la linea dimostra un carattere proprio e ben riconoscibile dovuto al terroir e alla mano dell’enologo Giulio Armani capace di privilegiare le qualitá intrinseche delle uve e della zona a scapito dell’intervento umano. Solfiti totali mai sopra i 20 mg litro per tutti i vini. Nessuna filtrazione, no lieviti selezionati.
Abbiamo iniziato la degustazione con un vino prodotto da Giulio Armani, enologo dell’azienda La Stoppa, ma non dell’azienda.
Catavela 2012 -Dell’azienda agricola Denavolo. Vino bianco prodotto a 600 m sul livello del mare, da uve bianche Malvasia di Candia Ortrugo Santa Maria e Marsanne, macerato per trenta giorni. Al naso aromatico, come da Malvasia, con sentori dolci e floreali. Intenso. In bocca fresco e seducente, tannico con finale minerale salato. Vino fresco di pronta beva , da antipasto e ben si presta ad accompagnare salumi e torta fritta. Trebbiolo 2012 – 60% barbera 40%- Bonarda, vino frizzante. Vino rosso che deriva dall’antica tradizione locale del Gutturnio, anche se in azienda preferiscono il nome di fantasia Treviolo per una denominazione IGT. Vino piacevole di pronta beva, 12 giorni di macerazione. Vino che dimostra un’ottima corrispondenza naso bocca,vivace ma non troppo frizzante e buona acidità, buona persistenza, abbastanza intenso. Al naso sentori animali ( filo conduttore di tutta la degustazione) minerale,specialmente grafite e fruttato.
Trebbiolo 2013– La versione ferma del precedente 60 barbera 40 buonarda. Macerato 15 giorni in vasche di acciaio. Vino fermo che fin da subito dimostra una gran piacevolezza. Buona corrispondenza tra naso e bocca con note animali meno accentuate rispetto al precedente. Vino equilibrato morbido, caldo minerale e fresco.
Macchiona 2006 – 50% Barbera e Bonarda. Trenta giorni di macerazione con passaggio in botti da 10 e 20 ettolitri per poi passare due anni in bottiglia prima della commercializzazione, nessuna filtrazione. Fine, intrigante fin dal primo sorso, note minerali accentuate tra cui spicca la grafite, corpo importante con tannino ben presente. Secco, fresco ma morbido, molto intenso e persistente. Le solite note animali accarezzano il palato per dar poi spazi ad un.accentuata mineralitá. Vino che non nasconde la propria importanza, ben si presta ad accompagnare piatti molto strutturati come carni, selvaggina, sughi e intingoli.
Barbera 2006 – Trenta giorni di macerazione sulle bucce, passato in Barrique francese antichissime di più di 20 passaggi. Poi due anni in bottiglia prima della commercializzazione. Come il precedente vino di gran corpo, intenso e persistente . Nota di grafite accentuata. Molto armonico e tipico. Vino secco, pieno, lungo, acidità ancora presente a dare freschezza e gradevolezza. In bocca pieno ed esplosivo. Anche questo bene si accompagna con piatti dalla struttura importante quali carne, selvaggina,sughi intingoli e quant’altro.
La Stoppa 2003– Vino sparito dalla cantina. Finita la promozione sono rimaste solo pochissime bottiglie. Trenta giorni di macerazione, quattordici mesi in legno, due anni in bottiglia, non filtrazione. Uvaggio bordolese che invece perfettamente rivela le note del territorio. Poche le corrispondenze con gli uvaggi bordolesi che conosciamo, perfetta sincronia con gli altri vini dell’azienda. Al naso molto interessante e fin da subito sentori di cioccolata bianca, cacao, caffè, per un’evoluzione che vira sulle note animali e speziate. In bocca secondo caldo morbido e avvolgente. Che si vorrebbe avere più di più di un vino?
Ageno 2011 – Il vino che ci ha condotto fin qua! Macerazione, trenta giorni senza solforosa, dodici mesi in acciaio e dodici in barrique francesi usate.Piante vecchie quarant’anni. Uve: Malvasia di Candia aromatica 60% ,Ortrugo e Trebbiano 40%. Vino strepitoso, seducente, mutevole, bianco ma tannico. Note floreali ed aromatiche in continua evoluzione al naso; in bocca mai monocorde o noioso, molto intenso, molto persistente. Si può bere già da subito ma non mi stupirebbe una possibile lunga evoluzione in bottiglia. Abbinamenti tra i più disparati: formaggio piccante,erborinati.. Carni bianche salsate, anatra, oca ama non mi stupirebbe di trovarlo ben abbinato ad un piatto di fagioli e salsiccia, minestre grasse e carni rosse, anche alla brace. Vino da non restare mai senza.
Buca delle canne 2009 – Prodotto da uve Semillon botritizzate, raccolte a mano acino per acino. Piante di sessant’anni anni. Pigiatura con torchio verticale idraulico. Dieci mesi in barrique e due di bottiglia. Prodotto solo in annate favorevoli.
Dolce, morbido denso, al naso miele frutto secca, canditi, spezie complesso ed intrigante con un equilibrio gustativo inarrivabile! Elegante mai stucchevole, finale lungo ma bocca pulita da freschezza ben equilibrata. Eleganza, eleganza, eleganza. Perché abbinarlo? In bocca più che persistente: eterno.
Vigna del volta – Malvasia aromatica di Candia e 5% di Moscato. Vino dolce. Grappoli appassiti su teli per 15 gg . Pigiatura con torchio verticale idraulico. 10 mesi di barrique e due anni di bottiglia. Prende il nome dal vigneto. Aromatico, frutta secca spezie, più spigoloso del precedente, a favore di un a carattere più rude ma non meno intrigante. Dolcezza straboccante in bocca ben bilanciata da profumi intensi ed inebrianti. A Natale col panettone sembra la sua vocazione.
Purtroppo nel 2014, annata difficile, La Stoppa non ha praticamente prodotto vino.Note conclusive: gran bella azienda, rispettosa del territorio e dell’ambiente. Vino a testimoniare questa passione e questa coerenza. Riscontrabile anche da un carattere ben presente su tutta la linea. Ringraziamo Francesca, gentilissima e professionale, per la strepitosa accoglienza.
Livio Gervasio con Sandra Tavagnacco
27 novembre 2015