“La Malvasia racconta la storia della terra istriana, dura e spietata, resa affilata dalla bora pungente e bruciata dal rovente sole mediterraneo…La Malvasia ha la forza di trasportarci in un mondo speciale di aromi, gusti, odori e colori magici…”
Queste parole, pronunciate dal sindaco di Pirano, Peter Bossman, sono perfette per introdurre la cronaca del Festival della Malvazija- Il Gusto raffinato del Mediterraneo-, svoltosi a Portorose / Portoroz, nelle eleganti sale dell’Hotel Slovenija, il dodici e tredici marzo. Un programma intenso, avviato già il sei marzo con un concorso al quale hanno partecipato cinquantasette tipi di Malvasie provenienti dalla Slovenia, dalla Croazie e quest’anno anche dall’Italia. Cinque le categorie: spumanti, malvasie fresche, mature, macerate e con residuo zuccherino. Una commissione di sette membri, col metodo di valutazione a 100 punti, ha assegnato le medaglie d’oro alle Malvasie che hanno raggiunto più di ottantacinque punti; ben trentadue medaglie d’oro assegnate e cinque i titoli conferiti a nuovi Sommelier della Slovenia.
Alla presenza di molte personalità Ingrid Mahnič, travolgente e coinvolgente Presidente dell’Associazione dei Viticoltori dell’Istria Slovena, ha affermato l’importanza del Festival della Malvasia, giunto alla diciannovesima edizione, per diffondere la cultura del vino attraverso tutte le attività che animano il Festival: degustazioni, laboratori professionali e culinari, conferenze a tema. Importanti sono le collaborazioni con i Paesi esteri, con i quali si è avviato un proficuo rapporto di scambio. Cinquantaquattro vignaioli, compresa un’azienda arrivata dalla Puglia con le sue Malvasie, hanno presentato prodotti di varie annate. Nika Breznikar, Regina del Vino dell’Istria Slovena, ha sottolineato la vitalità del vino, attraverso il percorso dalla vigna in bottiglia. Il vino è emozione, ricordi, esperienze, frutto delle tradizioni, proprio come la Malvasia, regina dell’Istria! Grande è lo sforzo dei viticoltori istriani e del comitato organizzatore, tutto ciò è importante per far conoscere la Malvasia al mondo intero… Vigoroso anche l’intervento di Ivan Persolja, Presidente dell’Associazione per lo sviluppo della cultura del bere Sommelier Slovenia che quest’anno festeggia venticinque anni di attività.
La collaborazione con il Festival della Malvasia, sin dalla prima edizione, è importante per lo sviluppo dell’enogastronomia, anche in considerazione di un fiorente turismo in Istria. Il Dott. Livio Jakomin, Console della tavola dell’Istria Slovena e del Carso, ha rivolto un plauso ai vignaioli e ai professionisti che, unendo le loro forze, sono riusciti a rendere la Malvasia riconoscibile a un più vasto pubblico. La Cavaliera Ingrid Mahnic e il Cavaliere Tilen Prapotnik sono stati fautori entusiasti del progetto che ha dato vita al Festival, anche con l‘obiettivo di educare al buon bere.
Le aziende presenti:
ISTRIA SLOVENA – Elizabet e Laura Bordon-Bric-Matjaz Cok-Vladimir Razman-Marinko Rodica-Gordja-Boris Bordon-Damija Jogan-Uroš Rojac-Guido e Ingrid Mahnic-Dean Markezič- Montemoro-Valter e Rok Pucer-Sanromas-Valter Šlavec-Vinakoper-Robert Ratosa-Vinales-Franko Markovič-Steras- Igor Cerne-Igor Hreščak-Matej Kralj-Bostjan rakar-Robi e Dorjano Korenika-Matej Zaro.
CARSO:Cotova-Vinakras-Dušan Rebula-Igor Sanabor-Primoz e Tadej Stoka- Edvin Širca.
COLLIO SLOVENO/BRDA:Jaquin-Cigoj-Kerstin Zizmond-Nejc Tomazič-Davorin e Mitja Colja.
ISTRIA CROATA:Ivan Damjanic- Moreno Degrassi- Marko Fakin-Fiorenco Paulič-Josip Frankovic-Damir Mihelic-Klaudio Tomaz- Terzolo-Prelac-Pervino-Zigante-Per Vinistra: D6D Sirotič,Declič,Demark,Zigante,Coslovich.
ITALIA:Francesco Mazzone.
Gli assaggi delle Malvasie 2016 hanno svelato un’annata degna di essere ricordata, pertanto tutti i vini degustati sono risultati freschi, molto giovani ma con le spalle forti, con la tipica aromaticità del vitigno che si arricchisce di sentori a seconda del territorio di provenienza. Sapidità, erbe aromatiche per le Malvasie più giovani, più morbide, con fragranze di miele, vaniglie, nocciole tostate le Malvasie affinate in legno, con tannini, lunghe persistenze e di grande struttura quelle macerate.
Una vera sorpresa la Malvasia Mahnič del 2000, ambrata e avvolgente; dopo diciassette anni la vendemmia tardiva, con di Botritys (muffa nobile) ha dato vita a un vino resistente nel tempo e potente dal punto di vista organolettico. La novità del Festival della Malvasie edizione 2017 è stata la presenza di un’azienda pugliese, quella di Francesco Mazzone, da Ruvo di Puglia (Ba), che ha presentato tre annate di Malvasia bianca lunga di Puglia in diverse tipologie. Interessanti sono stati anche gli spumanti di Malvasia con metodo charmat e metodo classico. Seguiti con grande attenzione anche i laboratori svoltisi domenica e lunedì: Le Tapas Istriane, presentate da Marko Gorela (Life Class Hotel & Spa), i Sette della Regina, con Nika Breznikar, Regina del Vino dell’Istria Slovena e il laboratorio guidato da Liliana Savioli, sommelier, giornalista e membro della commissione per la selezione delle migliori malvasie in concorso. “La Malvasia istriana bianca accoglie la malvasia Bianca lunga di Puglia”, questo il tema dell’incontro/laboratorio durante il quale la Savioli ha percorso le strade della Malvasia, illustrandone le origini e le varie tipologie.
Istruttiva è stata la degustazione alla cieca durante la quale i presenti hanno provato a individuare la provenienza delle Malvasie in mescita. Tra le Malvasie, tutte di alto livello, hanno spiccato per piacevolezza e eleganza la Malvasia 2004 e la Malvasia Surlie 2015 di Francesco Mazzone.
Importante, ai fini delle valutazioni della giuria popolare, è stato il laboratorio guidato dall’enologo/viticoltore Tilen Praprotnik che ha presentato gli spumanti e le Malvasie vincitrici del concorso.
Durante la degustazione sono emerse le differenze di valutazione dei vini a conferma di quanto labili seppur necessari, siano i parametri di giudizio. Gustosissimo è stato il laboratorio che ha visto protagonista lo Chef Gregor Kociančič (Ristorante Primorka a Isola), il quale, munito di uno scintillante coltello, ha preparato per la gioia degli astanti, un succulento carpaccio branzino alla strugnanese in abbinamento alle Malvasie dell’Azienda Mahnič. Di là della mera cronaca della 19° Edizione del Festival della Malvasia – Il gusto raffinato del Mediterraneo- è importante ribadire lo spirito di collaborazione dei viticoltori, che attraverso la forza e la determinazione del loro Presidente, Ingrid Mahnic, riescono a creare un momento di aggregazione seppur nel dovuto rispetto delle diversità, durante il quale vi sono momenti di confronto e di programmazione ma soprattutto di unità nella porgere al pubblico il prodotto di punta , la Malvasia.
Dalla Puglia è arrivata anche Tonia Massaro, Presidente della Confcommercio di Altamura e dirigente della Camera di Commercio di Bari…
Chissà che la Malvasia faccia da ponte per future, comuni iniziative. Intanto è certo l’appuntamento nel 2018, a Portorose, per la grande festa del ventennale del Festival della Malvasia -Il gusto raffinato del Mediterraneo-.
Giuditta Lagonigro
www.malvazija.info