Sono tre per ora, come i tre leggendari moschettieri: Renato Keber, Michele Blazic e Kistian Keber ( in ordine di età , ma tanto gli uomini non la nascondono soprattutto se sono giovani…).
Sono i Moschettieri del Collio, in particolare di Zegla, Terra di grandi vini bianchi, a pochi chilometri da Cormons (Gorizia, in Friuli Venezia Giulia) che hanno deciso di difendere a spada tratta il loro Territorio e soprattutto un vitigno autoctono, il Friulano già noto come Tocai. Vignaioli per eredità familiare e per scelta, Renato Keber, Michele Blazic e Kristian Keber, oltre alla produzione di altri vini hanno deciso di dedicarsi a una missione speciale: il Progetto Cru di Zegla.
Le voci si rincorrevano, i più fortunati hanno avuto il piacere di un primo assaggio durante altri eventi ma la presentazione ufficiale si è svolta giovedì, 31 agosto, nell’azienda di Renato Keber. Il sommelier Alessandro Scorsone, ormai adottato dal Collio, ha fatto gli onori di casa. A Renato Keber, con la giovane figlia Tereza, il compito di introdurre il progetto del Vino di Zegla-“Le uve di Tocai –Friulano del territorio di Zegla sono state sempre ritenute di qualità superiore rispetto alla media, con Kristian e Michele abbiamo deciso di creare un cru seguendo un discliplinare: le uve, 100% Tocai – Friulano devono provenire tassativamente dalle vigne di Zegla. La vinificazione prevede tre giorni di macerazione, avvio di fermentazione con lieviti autoctoni, affinamento in legno per 2/3 anni, dopo di che le bottiglie vengono messe a dimora per cinque anni. Il vino sarà prodotto solo nelle migliori annate e ciascun produttore potrà decidere in base alla sua vendemmia”. Infatti, durante la serata sono stati presentati i tre Friulano del 2012 ,in seguito Renato Keber ha prodotto il 2013 mentre Kristian Keber e Michele Blazic il 2015.
Zegla è il più piccolo Cru del Friuli Venezia Giulia e non ha paternità, anche se naturalmente ciascun vino ha la sua personalità”…Michele Blazic racconta che la prima idea è nata da lui stesso, quando qualche anno fa, chiacchierando con Kristian Keber gli confidò l’intenzione di produrre un Friulano col nome Zegla 16 (il numero civico della sua abitazione).
Kristian apprese la notizia senza particolare entusiasmo salvo a pensarci su e dopo poche ore proporre a Michele di portare avanti il progetto insieme.
Fu coinvolto anche Renato Keber, padre storico del Friulano di Zegla , che volentieri accettò… La parola a Kristian Keber (sempre supportato dalla giovane sorella Veronika) che, accompagnando i presenti sul “terrazzo panoramico vista Collio-Brda”, racconta in sintesi, la storia di qui luoghi. -Zegla è la prima di tre colline che si estendono sul vicinissimo confine sloveno (a poche decine di metri) tanto che i registri catastali della zona si trovano nel poco distante comune di Medea ( conseguenze della ripartizione dei territori dopo la guerra…). Il terroir di Zegla è costituito da ponca – marna arenaria di origine eocenica, mista ad argilla, quindi non c’è la necessità di irrigare. Il Monte Quarin fa da scudo alle correnti marine ma dalle Alpi Giulie arrivano venti dal nord, tanto che, al contrario di altri vigneti non lontani, a Zegla la vendemmia non è ancora cominciata. Le escursioni termiche fanno bene alle vigne… Tre sono gli elementi fondamentali: il territorio, la miglior varietà delle uve e la cultura, intesa come capacità dell’uomo di individuare luoghi e fattori climatici per ottenere prodotti di qualità. Renato Keber, Kristian Keber e Michele Blazic hanno a Zegla i loro vigneti più vecchi dai quali saranno prodotti i tre Friulani uguali nel nome ma diversi per carattere. Vini da uve biologiche, anche se la forte umidità, che spesso attanaglia le vigne, rende faticoso il percorso; quantità minime di zolfo e rame, il 2017 è stata una buona annata, con pochissime malattie. –
Anche il neo sindaco di Cormons, Roberto Felcaro si è congratulato per il progetto Zegla, offrendo la collaborazione dell’intera amministrazione comunale.L’elegante quanto ammiccante etichetta è stata creata dal Maestro Maurizio Armellin, che da anni, con le sue colorate opere anima cantine, bottiglie e non solo.
Maurizio Armellin racconta che “l’etichetta è stata realizzata per evidenziare l’identità del territorio, vocato alla produzione di Friulano. Etichetta uguale per tutti i produttori, con la parola Zegla che si ripete volutamente, al centro in nero, colore anche della data di produzione , giallo Collio sopra, a indicare le prime tre aziende e in basso per rappresentare quelle che, sicuramente, nel tempo si uniranno al progetto. L’identificazione del vignaiolo è sulla retroetichetta”. Sia nel formato classico che in magnum, il vino di Zegla sarà un’opera d’arte, per forma e contenuto.
Durante la successiva degustazione i presenti hanno cercato di cogliere le diverse anime dei tre Friulano Cru di Zegla, allietati da gustose preparazioni degli chef Stefano del Mr Blu e Massimo del Castello Formentini, con i prodotti della pescheria di Dario Scampo.
Non so tra Michele, Kristian e Renato chi sia Athos, Porthos e Aramis, meglio, ho un’idea ma la tengo per me così come sono convinta anche della presenza, più discreta di D’Artagnan; di sicuro i nostro baldi giovani hanno in comune lo spirito d’avventura e la capacità di difendere ciò che è a loro caro, in questo caso Zegla. Non rimarranno soli e l’esercito dei moschettieri avrà nuovi adepti…Uno per tutti, tutti per Zegla!
Giuditta Dina Lagonigro
Blazic Michele -www.blazic.it
Renato Keber – www.renatokeber.com
Keber Edi e Kristian – Località Zegla, 17- 34071 Cormons