È sempre piacevole incontrare giovani imprenditori che decidono di investire denaro ed energie anche in periodi complicati, come quello, ormai lungo, che stiamo attraversando.
Uno di questi coraggiosi ragazzi è Lorenzo Cannito che da circa un anno e mezzo ha aperto ad Altamura, il Cannito Bakery.
Altamura, città pugliese in provincia di Bari, che si erge a 575 m di altitudine, all’interno del Parco Nazionale della Murgia, si racconta attraverso i resti , scoperti nel 1993 nella grotta di Lamalunga, di uno scheletro umano intero del Paleolitico, appartenuto a un Homo neanderthalensis, vissuto tra i 180.000 e i 130.000 anni fa, attraverso la maestosa Cattedrale voluta dall’imperatore Federico II di Svevia, con l’antico centro storico, composto da un labirinto di viuzze che conducono ai “claustri” che in epoche remote accolsero famiglie di varia etnie: greci, arabi, ebrei, che hanno lasciato preziose eredità nel patrimonio dei monumentale della città.Altamura è anche o forse soprattutto per alcuni, la città del pane dop, riconoscimento ricevuto nel 2005, primo nel settore. Il pane di Altamura, impastato solo con semola, levito madre, acqua e sale, è il simbolo di una civiltà agro-pastorale che affonda le radici in tempi antichissimi.
Non c’era famiglia che non preparasse, nottetempo, pagnotte di grandi dimensioni, -la scorta di almeno una settimana-, che dopo una lunga lavorazione a mano e il giusto tempo di lievitazione/maturazione, venivano consegnate al garzone del fornaio del quartiere che, dopo aver impresso il timbro della famiglia, lo cuoceva nel forno a legna in cambio di una parte di impasto da cui ricavare altre pagnotte a lui riservate. La successiva, fiorente industria molitoria favorì l’apertura di un considerevole numero di panifici, ma solo quelli che aderiscono al Consorzio del Pane di Altamura e seguono il disciplinare, possono produrre il pane di origine protetta. Alcuni “forni”sono storici, altri se ne sono aggiunti successivamente, com’è naturale per ogni attività commerciale.
Passeggiando tra le strade della cittadina murgiana non si può non essere avvolti dal profumo delle fragranti, diverse forme di pane e focacce che, insieme a scaldatelli, biscotti e dolcetti della tradizione, vengono sfornati praticamente a tutte le ore, in alcuni casi anche con laboratori a vista.
Il Cannito Bakery rientra tra le nuove realtà della panificazione ma, per dirla tutta, Lorenzo Cannito è uno dei discendenti – siamo alla terza generazione- di una storica famiglia di “fornai” altamurani- risale, infatti, al 1930 l’apertura del primo panificio della famiglia.
Lorenzo, affiancato dalla sorella Nicol e da altri collaboratori, ha dato una nuova immagine alla sua attività che è si un panificio ma offre altri servizi a una clientela sempre più esigente e con meno tempo a disposizione.
Ecco quindi che, oltre a pane, con diverse e gustose varianti e a focacce con succulenti condimenti, il Cannito Bakery offre un servizio di caffetteria e di gastronomia, con una ricca proposta di prodotti di rosticceria e piatti pronti per la pausa pranzo, anche da asporto.
Michele Lovicario è il cuoco che, con un occhio alla tradizione italiana e l’altro alla richiesta di cibo leggero ma saporito, prepara sfiziose pietanze da mangiare “al volo”, insieme a gustosi primi e secondi, da consumare sul posto o da portare a casa.
Il denominatore comune di tutti i prodotti è la qualità della materia prima scelta accuratamente e lavorata scrupolosamente. Tradizione e innovazione, passato e futuro si ritrovano in profumi e sapori che ci auguriamo resistano nel tempo.
Cannito Bakery, via Bari 19, 70022 Altamura (Ba), tel.080 3162124,panificiocannito1930@gmail.com
Giuditta Dina Lagonigro