Il e la poliphenolica Sandra, abbiamo conosciuto i vini dell’azienda Godiolo all’interno dell’Anteprima del Nobile di Montepulciano (Siena) edizione 2005, eravamo ancora poco esperte di quella tipologia. Il primo Nobile in cui si è imbattuto il nostro calice è stato il Godiolo 2005 di cui conservo qualche appunto: vinoso, abbastanza equilibrato, tannini presenti ma non invadenti, a seguire il Riserva 2003 che presentava sentori di viola, tabacco dolce e oliva. Abbiamo scambiato qualche impressione con il produttore, Franco Fiorini, discendente da una famiglia di vinificatori ma solo per consumo familiare. La scelta di imbottigliare e commercializzare il vino prodotto è legata a una scelta di vita. Franco Fiorini ha deciso di dedicarsi completamente ai suoi vigneti e uliveti. Come non comprenderlo! Il podere Godiolo che risale almeno al XVII secolo era una unità all’interno di un sistema di case coloniche-poderi torre- utilizzati anche per conservare il raccolto.
L’azienda è dunque ubicata in una delle zone più antiche, vocate all’allevamento di viti e alla produzione di olio. La proprietà si estende su circa sei ettari di vigneti; 2,50 ettari di vigne di canaiolo, mammolo e prugnolo gentile, di oltre quarant’anni, gli altri vigneti sono stati impiantati con cloni di Sangiovese. Ritroviamo anche viti di Malvasia e Trebbianino o “pulcenculo” per la produzione di Vinsanto, secondo antichi metodi di vinificazione e con l’utilizzo di robusti caratelli (botti con capienza da 90 a 100 litri).
Franco Fiorini, persona, schiva, garbata e di grande modestia, che abbiamo incontrato anche quest’anno, ci ha parlato con dovizia di particolari del suo lavoro nelle vigne e in cantina.-L’uva viene raccolta a mano,diraspasta e sistemata in cantina. La fermentazione (processo naturale attraverso il quale l’uva-mosto si trasforma in vino) avviene con controllo della temperatura, per evitare la dispersione dei profumi primari.La macerazione (attraverso la quale si preserva il colore, il tannino e gli aromi),dura da quindici a venti giorni. Entro la metà di dicembre il vino viene posto in botti grandi e mantenuto a temperatura costante. L’affinamento in botte che varia a seconda della tipologia del vino -minimo un anno- si conclude in bottiglia, a temperatura costante. Il vino Nobile Montepulciano non è un vino “facile”, è robusto, con tannini molto presenti che se non evoluti al punto giusto lo rendono aggressivo, potete leggere una dettagliata descrizione delle sue caratteristiche organolettiche all’interno delle nostre pagine, tra le righe dell’articolo “In attesa di raccontarvi i vini dell’Anteprima 2012 del Nobile di Montepulciano”.https://www.poliphenolica.com/in-attesa-di-raccontarvi-i-vini-dellanteprima-2012-del-vino-nobile-di-montepulciano/
Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di seguire l’evoluzione anche dei Nobili Godiolo, che hanno mantenuto nelle varie annate, un buon livello di qualità restando legati per profumi e sapori, al territorio, al profumo della terra quel piccolo ma prezioso scrigno che è Montepulciano…
L’Azienda Godiolo produce:
Vino Nobile Montepulciano DOCG – 14°
Vitigni: prugnolo(98%), canaiolo-colorino (2%) Le percentuali possono variare a seconda delle annate.
Vino Nobile Riserva DOCG -13,5°
Vitigni: prugnolo gentile (90%), colorino (2%),mammolo(1%)
Rosso di Montepulciano DOC-14°
Vitigni: prugnolo gentile, canaiolo (5%)
Vinsanto di Montepulciano DOC
I vini si possono degustare, insieme ai robusti piatti della tradizione poliziana, nell’agriturismo di famiglia, accogliente e di grande atmosfera, non lontano dall’azienda, in via dell’Acquapuzzola, 13 -Montepulciano (Siena).
Ecco le nostre ultime degustazioni:
Nobile 2009 -(98%sangiovese più canaiolo e colorino. Appena spillato dalla botte il vino esprime bene i sentori di frutti rossi, naso ampio,i tannini sono giovani, il vino promette bene.
Nobile 2008- imbottigliato a giugno 2011, in commercio a marzo 2012,vino ancora molto giovane.
Nobile 2007-al naso intensi profumi floreali che prevalgono sui fruttati. Medio corpo, ad un primo assaggio ci lascia perplessi, ma in un secondo momento ritroviamo in bocca piccoli frutti rossi, salamoia…-E’ stata un’annata “buffa” ci dice Franco…Bisogna aspettare un po’ perchè il vino si faccia-
Noi aspettiamo, con fiducia…
Giuditta Lagonigro
The Noble wines of the Godiolo Winehouse.
Together with my fellow Poliphenolica Sandra, I have met the wines of the Godiolo wine makers, during the event “Anteprima del Nobile di Montepulciano (Siena), year 2005’s edition. By that time we were still rather untrained about such typology of wines. The first Nobile that hit our stem glasses was the Godiolo 2005; I still have some records of that tasting: winey, quite balanced, the tannins well present though not overwhelming. The following tasting was a Riserva 2003, showing hints of violets, sweet tobacco and olives. We shared some opinions with the wine producer, Mr. Franco Fiorini, who comes from a family of wine-makers who used to produce only for own use. A life choice led to bottle and trade the wine so produced. Franco Fiorini decided to devote all his time to his vineyards and olive orchards. A fully understandable pick. The Godiolo homestead, established since the 17th century at least, was a property included inside a farmstead-plot of land-watchtower system aimed also to keep the crops.
The wine-house is located in one of the most ancient areas with a marked propensity towards vine growing and olive oil production. The estate is approximately 6 hectares wide (something less than 15 acres): 2,50 hectares (about 6 acres) planted with Canaiolo, Màmmolo and Prugnolo Gentile varieties, the vines being over 40 years old, while the remaining vineyards host clones of Sangiovese variety. Malvasia and Trebbiano are also grown, for the production of the Vinsanto, in compliance with some old-times vinification methods, which employ also sturdy half-barriques (barrels having a capacity of 90-100 liters).
Franco Fiorini, a reserved, kind and modest gentleman, whom we could meet also this year, told us in detail of his work in the vineyards and in the cellar. The grapes are hand-harvested, stemmed and placed in the cellar. The fermentation (the natural process that converts the grapes’ must into wine) takes place with the control of the temperature, to prevent the primary scents to get dispersed.
The maceration (aimed to preserve color, tannins and aromas) lasts from fifteen to twenty days. By mid December the wine is decanted into large barrels and kept at a stable temperature. The refinement takes place in barrels, according to the wine type, for at least one year, and is terminated in bottles at a stable temperature.
The Nobile di Montepulciano is quite a complicated wine: sturdy, the tannins make themselves noticeable, and could turn out somewhat aggressive if they do not evolve conveniently. You can find the organoleptic features described in detail in the piece “In attesa di raccontarvi i vini dell’Anteprima 2012 del Nobile di Montepulciano” – Waiting for the Anteprima 2012 of the “Nobile di Montepulciano”…posted on Feb, 16th 2012.
In these last years we had the opportunity to tail the evolution of the Godiolo Nobili too, so we have observed that they have maintained a good quality level for each vintage, the aromas and the taste being always linked to the land and to the special fragrance of the soil of that tiny, precious treasure-chest called Montepulciano.
The Godiolo wine-house products are:
Vino Nobile Montepulciano DOCG – 14°
Varieties: Prugnolo(98%), Canaiolo-Colorino (2%). The rate may vary from one vintage year to another.
Vino Nobile Riserva DOCG -13,5°
Varieties: Prugnolo Gentile (90%), Colorino (2%),Mammolo (1%)
Rosso di Montepulciano DOC-14°
Varieties: Prugnolo Gentile, Canaiolo (5%)
Vinsanto di Montepulciano DOC
Do taste these wines matching them with the robust dishes from the local cuisine, in the family-owned agritourism, in a cozy and welcoming environment, not far from the farm itself. The address is: via dell’Acquapuzzola, 13 – Montepulciano (Siena).
Our most recent tastings:
Nobile 2009 -(98% Sangiovese and then Canaiolo and Colorino). Just drawn from the barrel it expresses fragrances of red fruit, ample to the nose, the tannins are quite young: a promising wine indeed.
Nobile 2008- bottled in June 2011, traded from March 2012 on. Still quite young.
Nobile 2007- the nose perceives flowers prevailing over fruits. Medium body; at a first tasting we feel somewhat puzzled, but a following try leaves in the mouth hints of small red fruits, brine…
Franco says: “It has been rather a bizarre vintage year. Better wait sometimes for the wine to get ready”
Here we are, confident and patiently looking forward to…
Giuditta Lagonigro
Translation by Mabira Piccaro