Percorso enogastronomico Simposio Trieste 10-13 Novembre 2023
È trascorso un po’ di tempo da questo incontro, ma il tempo cancella solo i ricordi fugaci, restano, invece, ben impressi nella memoria e degni di essere raccontati, i momenti vissuti all’insegna della vera amicizia, quella che non si perde nel corso degli anni e che, lo storico gruppo degli amici del Simposio Rex Bibendi, di cui ci sono già tracce in queste pagine, ravviva ogni volta che si ritrova.
È stata molto veloce l’organizzazione di una quasi tre giorni a Trieste e dintorni, un tempo breve ma utilizzato intensamente.
Dopo l’arrivo a Trieste nel primo pomeriggio di venerdì, 10 novembre, i simposiasti, illuminati da un incantevole tramonto sono stati accompagnati sul Carso, nell’azienda Lupinc, per la prima degustazione di vini.
L’azienda agricola – vitivinicola , trova nel cuore del Carso triestino, a Prepotto., tra la roccia e il mare. A conduzione familiare oggi è guidata, con grande passione, da Matej.
I nostri assaggi:
Vitovska Spumante Metodo Classico 24 mesi sui lieviti , 12,5 °, da uve 70% Vitovska e 30% Chardonnay. L’etichetta, in parte nera, indica che non vi è nulla da aggiungere alla descrizione del vino che è proprio cosi come lo vuole il vignaiolo, il vino parla attraverso il sorso…
La spumantizzazione viene effettuata in Slovenia, dunque solo a qualche chilometro di distanza; in bocca lo spumante ha un gradevole residuo zuccherino con una componente citrina, è un extra brut, in bocca bocca è gradevole, consigliato per accompagnare antipasti leggeri e naturalmente pesce in tutte le varianti.
Vitovska 2022 Venezia Giulia,13,° 9 mesi in legno il 20% in botte grande; è un vino elegante diciamo perfettino, nell’accezione migliore del termine, una leggerissima tostatura e sentori di frutta bianca come la banana, caratterizzano il vino al naso e in bocca.
Malvasia 2022 Venezia Giulia,13,5°, con affinamento del 50% in botte grande. Vino elegante per la discreta aromaticità, è sapido e la terra carsica contribuisce con la sua mineralità.
Stara Braida 2022 Venezia Giulia, 14°, è un uvaggio tra Vitovska, Malvasia e Friulano. La malvasia emerge per la sua carica aromatica ,il legno non è invadente, il vino ha un una buona struttura tanto da consentire un abbinamento con piatti più importanti dal punto di vista organolettico.
Terrano 2019 Venezia Giulia, 12,4°,dopo la macerazione per circa 20 giorni il vino viene messo in botti grandi -tonneaux- dove svolge la malolattica e vi rimane per l’affinamento per circa 20 mesi. Lo abbiamo immaginato come grande accompagnatore di una fiorentina preparata a San Giovanni in Val D’Arno, dal nostro amico, in questo incontro purtroppo assente, Paolo Zaini.
Con la degustazione si è giunti all’ora di cena, ma il gruppo non si è dovuto spostare di molto visto che il programma prevedeva la cena nella Trattoria –Gostilna Sardoč , a Precenico, una frazione di Duino Aurisina (Ts), si respirano i profumi del Carso.. Essa ha alle spalle una storia di famiglia che propone da svariati anni, piatti tipici che risalgono alle più antiche tradizioni carsoline, preparati esclusivamente in loco. Anche i vini proposti sono prodotti dalla famiglia Sardoč ma non mancano altre etichette provenienti da vicine cantine. Malvasia, Vitovska e Terrano sono i protagonisti della carta dei vini.
Il menu scelto per la cena dei simposiasti rientrava nella proposta Sapori del Carso, un evento annuale durante il quale molti locali della zona propongono un percorso enogastronomico tipicamente locale che riporto mentre tornano alla memoria gusto olfattiva, gli intensi profumi e sapori delle varie portate.
Antipasto
Prosciutto crudo del Carso tagliato a mano e nervetti.
Primi piatti
Brodo con pasta fatta in casa (era così buono che è stato divorato prima di scattare qualche foto).
Ravioli ripieni con pere e noci su fonduta di Jamar ( formaggio carsolino stagionato in grotta) e chips di sedano rapa.
Secondo piatto
Guancia di vitello cotto a bassa temperatura con purea di sedano rapa e santoreggia.
Dolce
Strudel di pere con crema alla lavanda.
In abbinamento i vini dell’azienda agricola Andrej Sardoč.
Il giorno successivo
Visita a Korenika e Moskon
L’azienda si trova nel cuore dell’Istria slovena, precisamente a Kortah,-Korte su una soleggiata collina poco distante dal mare e dalle saline di Sicciole.
L’attività vitivinicola è iniziata nel 1984, con sette ettari di vigneti vitati principalmente con Malvasia e Refosco. Oggi gli ettari di terra sono 27 con sette vigneti di diversa tipologia e tre ettari di uliveti. L’azienda è attestata con certificazione biologica già dal 2007; nel 2015 , unica in Slovenia, ha ricevuto il marchio Demeter – agricoltura biodinamica, solo per la produzione di vini da vitigni autoctoni. Ottantamila sono le bottiglie di vino prodotte annualmente, interamente in azienda, fino alla etichettatura. Metà della produzione viene venduta all’estero.
La cantina, costruita nella sua prima parte, dieci anni fa, a un metro e mezzo sotto terra, custodisce sia serbatoi in acciaio, sia botti di diversa capienza: barriques (225 l), tonneaux (500 l) e botti da 200 l realizzate in Croazia.
Le barriques sono utilizzate esclusivamente per alcuni vini rossi, le altre per vini bianchi e rossi. I tempi di affinamento in botte variano da due a dieci anni.
L’azienda produce grappa e liquori e anche un ottimo olio dalle cultivar Leccino e Istrska Belica.
Naturalmente abbiamo degustato alcuni vini.
TRIS 2021
Da uve Pinot Pinot Bianco 50%, Malvasia 40%, Moscato giallo 10%, 14°. Fermentato in acciaio con lieviti indigeni il vino si esprime immediatamente attraverso i profumi del moscato, morbido e secco nel finale. Consigliato per un aperitivo e per accompagnare antipasti di alcuni pesci crudi.
MALVAZIIJA 2020, 14°, due giorni di macerazione sulle bucce, un anno in acciaio poi sei/sette mesi di affinamento in bottiglia. È una Malvasia rustica, nella buona accezione del termine.
MALVASIA SELEZIONE 2017 ,!3,5°. Quindici giorni di macerazione sulle bucce, un anno in acciaio e poi quattro anni in botto croate da 200l. Di un bel color ambra è un vino impegnativo nel suo genere ma di grande gradevolezza, accompagna piatti di pesce ma anche carni bianche cosi come si può degustare in relax .
SULNE 2013, 14,5°, Malvasia 50%, Chardonnay 25%, Pinot grigio 25%. Quarantacinque giorni di macerazione, un anno in acciaio inox, otto anni in tonneaux, regalano al vino un ‘intensa tonalità ambra. I grappoli sono raccolti surmaturi. L’affinamento in botte, seppur per lungo tempo, regala al vino note eleganti.
REFOŚK-REFOSCO 2019, 13°,dodici giorni di macerazione, due anni in acciaio inox e circa sette mesi di affinamento in bottiglia. È un Refosco della tradizione, con un’astringenza non sgradevole e sentori di prugna e more. Ottimo con piatti succulenti.
KORTINCA 2011 Refosco 100%, 16° Cru, da un vigneto di vecchie vigne, trenta giorni di macerazione, sei anni in barrique. Questo vino è nato in seguito a una dimenticanza del Refosco-vino notoriamente poco adatto all’invecchiamento-messo in una barrique da Matja Korenika Il quale cominciò a controllarlo e ad assaggiarlo anno per anno fino al sesto anno, quando decise che era ora di imbottigliarlo. Il Kortinca, con i suoi riflessi porpora, conserva ancora una spiccata acidità che lo sostiene elegantemente. Consigliato per selvaggina.
CABERNET SAUVIGNON 2009, 16,5° ventotto giorni di macerazione sulle bucce, dieci anni in barrique e sei mesi in una grande botte di rovere. Il vino conserva ancora i tipici profumi di piccoli frutti rossi. L’alcol si fonde con la morbidezza derivata dal lungo affinamento in botte. L’abbinamento suggerito è con piatti di carne rossa e formaggi stagionati.
Passeggiata a Sicciole
Dopo la degustazione dei vini i simposiasti hanno fatto tappa a Pirano, per una passeggiata lungo le saline di Sicciole e Strugnano, le ultime saline, in quel territorio, ancora attive.
Queste si trovano all’interno di un Parco Naturale il quale ospita uccelli di varie specie che vi sostano durante la migrazione o per trascorrervi l’inverno.
Il sale di Pirano è più bianco degli altri perché, grazie a un particolare sedimento, non viene aggredito da fango; è, inoltre, meno salato perché contiene basse quantità di sodio e cloruro.
Serata finale.
La Movida dei Pescatori , ristorante di pesce a Trieste, ha accolto gli affamati viandanti. Edda, la padrona di casa, Jeison, chef e marito di Edda, insieme al fantastico gruppo di lavoro composto da Alessio, Dean ed Emanuela, hanno deliziato gli ospiti con portate gustosissime.
Antipasti caldi e freddi, primi e secondi con pesce fresco, preparati con grande estro, conservando, anzi rafforzando le sensazioni organolettiche. Un menu ricco e curato in ogni dettaglio.
Non potevano mancare buoni vini…
Per l’aperitivo di benvenuto:
Bianco Cinzia IG Venezia Giulia, Azienda Vini Visintini, 5% Pinot Bianco, 95% Friulano. Vino da aperitivo che però ben accompagna cibi dal gusto delicato.
Per la cena:
Ribolla gialla Borgo Conventi, DOC Collio 2022.
Il 30% delle uve è macerato per tre notti con le bucce, il 70% viene vinificato in bianco.
Friulano Borgo Conventi DOC Collio 2022.
Il vino è ottenuto da uve vendemmiate con tre maturazioni diverse.
Il 18° Simposio si è concluso domenica mattina dopo una lunga passeggiata attraverso alcuni dei più rappresentativi luoghi della città di Trieste.
Anche in questa occasione il gruppo di amici ha rinsaldato il grande sentimento di amicizia che ormai li lega da svariati anni, un sentimento quasi di fratellanza-sorellanza che, seppur a distanza, garantisce l’uno per l’altro un sincero, reciproco affetto, ricordando con grande nostalgia il maestro Adriano Bellini, figura di primo piano del mondo della sommelerie e capostipite del gruppo, recentemente scomparso.
A tutti l’augurio di un anno generoso.
Giuditta Dina Lagonigro
Lupinc, Località Prepotto,11,34011 Prepotto (TS)
Trattoria Gostilna Sardoč, Precenico-Precnik, 1/b, Trieste
La Movida dei Pescatori, Via Caduti sul Lavoro,5, Trieste
Si ringrazia l’Ufficio Promo Turismo FVG di Trieste
Grazie alle simposiaste e ai simposiasti per la collaborazione e per le foto.