Quando mi è possibile serbo una parte di vino, soprattutto di quelli importanti, per seguirne l’evoluzione nei giorni successivi. Questo vino è stato stappato dodici giorni fa e regala altre e nuove emozioni rispetto al primo calice. Le intense sfumature ambrate ricordano uno struggente tramonto, al naso arriva potente l’alcool insieme a profumi che riportano all’autunno – stagione in cui siamo-. Albicocca, prugna disidratata, miele di castagno, una freschezza senza tempo che ricorda i profumi della sua casa, della cantina in cui è nato. Che vino è? Breg 2008 Gravner- Venezia Giulia IGT “Da uve Sauvignon, Pinot Grigio, Chardonnay e Riesling Italico, fermentato con lieviti indigeni e senza controllo della temperatura e lunga macerazione in anfore georgiane interrate. Dopo la svinatura e torchiatura ritorna in anfora per almeno altri 5 mesi prima di iniziare l’affinamento in grandi botti di rovere dove è rimasto per sei anni”.Ho assaggiato il mio primo Breg nell’Enoteca di Cormons, nel 2002/3 non ricordo bene, ma ne rimasi giá colpita e ancora sento il profumo netto di agrumi che percepii, alle mie prime esperienze sensoriali. Ancor di più rammento la mia prima visita in cantina,sempre in quegli anni, durante la quale il Josko spilló dalla botte prima la Ribolla gialla poi il Pinot Grigio, atto a diventare parte del Breg. Due assaggi memorabili. Ho scelto, per comprensibili motivi, il calice dell’evento che la famiglia Radikon donó per la commemorazione dell’indimenticato Stanno.
Questa bottiglia è stato un dono preziosissimo, sotto ogni aspetto… Per saperne di più sull’azienda Gravner potrete trovare un articolo a essa dedicato, su questo stesso sito.
Giuditta Dina Lagonigro